Thursday, August 03, 2006

Il marketing delle provocazioni religiose ?

Ormai creare uno scandalo a sfondo religioso per far parlare di qualche prodotto editoriale, sembra sia diventata una "tecnica" consueta del marketing.

E chi poteva seguire questa linea, se non chi da anni fa dello scandalo la propria "firma" ed il motore propulsore della propria carriera, già nel nome d'arte, come Veronica Louise Ciccone ?

Tralasciando ipotetiche motivazioni artistiche, che risultano incomprensibili, e senza approfondire quanto sia ormai ovvio e banale tentare provocazioni simili per stupire, per far parlare di sè e vendere più dischi, potremmo ingenuamente porre e, se fosse possibile, porle, alcune domande:

C'è qualche necessità artistica o politica che motiva e giustifica questa esibizione ?

E' giusto farlo proprio a Roma, capitale mondiale del Cristianesimo ?

E' rispettoso verso chi è credente, e crede che 2000 anni fa "qualcuno" sia stato crocifisso veramente, e non certo per "ispirare" o fornire idee ad effetto a qualche cantante ?

E' una esibizione accettabile, non solo dai cattolici, ma da chiunque abbia sentimenti religiosi, o comunque rispetti la fede altrui ?

Credo che l'unica risposta possibile, per tutte le domande, sia NO, grazie.